Nuova polemica su Pupo, ancora una volta protagonista di un controverso festival nell’est europeo: cosa è successo.
Ci son cascato di nuovo, cantava qualche anno fa Achille Lauro. Stavolta a ricascarci non è stato però il cantautore romano, bensì un collega ben più esperto: Pupo. Ancora una volta l’artista toscano è stato travolto da una polemica clamorosa! E c’entra sempre la sua partecipazione a eventi organizzati nei paesi dell’Est europeo al centro della guerra in Ucraina. Stavolta è la sua presenza in un festival bielorusso ad aver scatenato l’ira di molti fan italiani. Non si tratta infatti di un festival qualunque, ma di un evento patrocinato dal dittatore Alexander Lukashenko, strettamente legato a Valdimir Putin.
Pupo in un festival bielorusso: scoppia la polemica
E pensare che solo poche settimane fa il cantautore era finito al centro di una polemica per il suo ruolo da giurato in un evento in Russia. Un evento che aveva sollevato tali proteste in Italia da portare gli stessi organizzatori a consigliare a Pupo di rinunciare al suo ruolo, essendo arrivate delle minacce reali nei suoi confronti e in quelle della sua famiglia.
Una brutta vicenda raccontata dall’ex opinionista del Grande Fratello Vip anche ai microfoni di Dagospia. La ‘lezione’, però, non è stata appresa. Ghinazzi non vuole rinunciare alla sua libertà e ha così accettato di prendere parte a un evento in Bielorussia. Un festival che però è collegato in maniera diretta con il dittatore Lukashenko.
Pupo al festival di Lukashenko
In effetti la partecipazione di Pupo a questo festival non può non destare sorpresa. Si tratta infatti di un evento, nato nel 1992 e patrocinato direttamente dal dittatore bielorusso, che sarebbe stato anche accolto calorosamente “da un pubblico tutto esaurito“, come si legge sul sito del festival.
Che l’evento sia dunque legato al presidente bielorusso non si può assolutamente negare. Ed è questo che rende la presenza di Pupo nella line up piuttosto scivolosa. Al momento non sono arrivate comunque parole di commento da parte dell’artista toscano, che potrebbe rispondere alle accuse nei prossimi giorni. La speranza è che stavolta la questione possa risolversi per il meglio. Possibilmente senza dover ricorrere a minacce.